Piano triennale dell’offerta formativa (2025-2028) L’istituzione scolastica ha predisposto, con la partecipazione di tutti i docenti, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2018/2022, come richiesto dalla legge 107 del 15/7/2015.
Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione ed ha lo scopo di rendere trasparenti le scelte educative e organizzative di fondo della scuola. Rappresenta il ‘patto formativo’ tra scuola – famiglia e richiede, in tal senso, condivisione e rispetto dei principi generali e delle modalità organizzative che la scuola si è data.
Il documento, coerentemente con gli indirizzi P.E. e con gli obiettivi generali ed educativi della Costituzione Italiana, con particolare riferimento agli art. 3; 4; 30; 33; 34, dà piena adesione ai princìpi di:
- uguaglianza: la scuola è aperta a tutti, senza alcuna discriminazione di sesso, razza, etnia, lingua, religione, ideologia politica, condizioni psicofisiche e socio economiche;
- imparzialità: il servizio è svolto secondo i criteri di giustizia ed imparzialità, con regolarità e continuità, nel rispetto del contratto di lavoro del personale operante;
- partecipazione e coinvolgimento: tutte le componenti sono coinvolte nelle fasi progettuali, operative e valutative dell’attività attraverso gli organi collegiali istituiti e le altre modalità di confronto e collaborazione; – libertà di scelta delle famiglie: la scuola, in quanto non statale, contribuisce nel paese a garantire l’effettivo pluralismo delle istituzioni con la sua proposta di qualità.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa rappresenta l’identità culturale e progettuale della scuola e ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, come richiesto dall’art. 14 della legge 107/2015.
E’ reso pubblico con l’affissione alla bacheca della scuola.
IL PROGETTO EDUCATIVO
Il Progetto Educativo è il documento che espone l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico – didattico della scuola. E’ un documento previsto dalla legge sulla parità e dalla circolare ministeriale n. 31 del 2003. La nostra scuola dell’infanzia “Vasconi” è una scuola paritaria a orientamento cristiano e federata FISM. I PRINCIPI DEL NOSTRO PROGETTO EDUCATIVO I bambini sono dotati di straordinarie potenzialità di apprendimento e di cambiamento, di molteplici risorse affettive, relazionali, sensoriali, intellettive che si esplicitano in uno scambio incessante con il contesto culturale e sociale. Ogni bambino è soggetto di diritti e prioritariamente porta in sé quello d’ essere rispettato e valorizzato nella propria identità, unicità, differenza e nei propri tempi di sviluppo e di crescita. Il bambino, come essere umano, possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell’esperienza. I cento linguaggi sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita. E’ compito e responsabilità della scuola dell’infanzia, valorizzare tutti i linguaggi verbali e non verbali, accreditando loro pari dignità. PARTECIPAZIONE La partecipazione è il valore e la strategia che qualifica il modo dei bambini, degli educatori e dei genitori di essere parte del progetto educativo, è la strategia educativa che viene costruita e vissuta nell’incontro e nella relazione giorno dopo giorno. ASCOLTO In una educazione partecipata, un atteggiamento attivo di ascolto tra adulti, bambini e ambiente è premessa e contesto di ogni rapporto educativo. L’ascolto è un processo permanente che alimenta riflessione, accoglienza e apertura verso di sé e verso l’altro; è condizione indispensabile al dialogo e al cambiamento L’atteggiamento di ascolto alza la soglia di attenzione e sensibilità verso scenari culturali, valoriali e politici della contemporaneità. La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di favorire e rendere visibili questi processi attraverso la documentazione pedagogica. RICERCA EDUCATIVA La ricerca rappresenta una delle essenziali dimensioni di vita dei bambini e degli adulti, una tensione conoscitiva che va riconosciuta e valorizzata. La ricerca compartecipata tra adulti e bambini è prioritariamente una prassi del quotidiano, in atteggiamento esistenziale ed etico necessario per interpretare la complessità del mondo, dei fenomeni, dei sistemi di convivenza ed è un potente strumento di rinnovamento in educazione. DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA La documentazione è parte integrante e strutturante delle teorie educative e didattiche, in quanto dà valore e rende esplicita, visibile e valutabile la natura dei processi di apprendimento soggettivi e di gruppo dei bambini e degli adulti, individuati attraverso l’osservazione, rendendoli un patrimonio comune.
PROGETTAZIONE L’azione educativa prende forma attraverso la progettazione della didattica, degli ambienti, della partecipazione, della formazione del personale, e non mediante l’applicazione di programmi predefiniti. La progettazione è una strategia di pensiero e di azione rispettosa e solidale con i processi di apprendimento dei bambini e degli adulti, che accetta il dubbio, l’incertezza e l’errore come risorse, ed è capace di modificarsi in relazione all’evolvere dei contesti. Si realizza attraverso i processi dell’osservazione, della documentazione e dell’interpretazione in un rapporto ricorsivo. La progettazione si realizza attraverso una stretta sinergia tra l’organizzazione del lavoro e la ricerca educativa. FORMAZIONE PROFESSIONALE La formazione professionale si caratterizza come processo teso alla costruzione di consapevolezze dei modi e dei significati dell’educazione, dei nodi qualificanti il progetto educativo e di competenze specifiche dei diversi ruoli professionali. La formazione permanente è un diritto-dovere del singolo operatore e del gruppo. Si sviluppa nell’azione quotidiana all’interno delle istituzioni attraverso le pratiche riflessive dell’osservazione e della documentazione. VALUTAZIONE La valutazione, in quanto azione che mira ad una continua attribuzione di senso e di valore, è un processo strutturante l’esperienza educativa e gestionale. Il processo valutativo appartiene alla totalità degli aspetti della vita scolastica, quali apprendimento dei bambini, professionalità del personale, organizzazione e qualità del servizio, viene inteso e proposto come opportunità per riconoscere e per negoziare i significati e le intenzionalità del progetto educativo e si configura come azione pubblica di dialogo e di interpretazione. AMBIENTE, SPAZI E RELAZIONI Gli spazi interni ed esterni della scuola dell’infanzia sono pensati e organizzati in forme interconnesse che favoriscono le interazioni, le autonomie, le esplorazioni, la curiosità e la comunicazione e si offrono come luoghi di convivenze e ricerche per i bambini e per gli adulti. L’ambiente interagisce, si modifica e prende forma in relazione ai progetti e alle esperienze di apprendimento dei bambini e degli adulti e in un costante dialogo tra architettura e pedagogia. La cura degli arredi, degli oggetti, dei luoghi di attività da parte dei bambini e degli adulti è un atto educativo che genera benessere psicologico, senso di familiarità e appartenenza, gusto estetico e piacere dell’abitare, che sono anche premesse e condizioni primarie per la sicurezza degli ambienti. Pertanto la sicurezza è una qualità che si genera dal dialogo e dall’elaborazione condivisa tra le differenti professionalità che se ne devono occupare e preoccupare e deve contemporaneamente valutare sia la prevenzione del rischio che la ricchezza e la qualità delle possibilità offerte. LA SEZIONE La sezione costituisce il modulo organizzativo di base per l’attuazione del progetto educativo e si pone in dialogo aperto e costante con il contesto più ampio della scuola dell’infanzia. Aggregando prioritariamente i bambini per età omogenea, la sezione privilegia per il gruppo, la continuità e stabilità dell’esperienza educativa e di crescita. Nella sezione i bambini, le insegnanti e altre figure professionali, esplorano, ricercano, costruiscono e confrontano esperienze e saperi, dando così, nella quotidianità, concretezza e forma vissuta ai principi del progetto educativo.